giovedì 7 agosto 2014

ISCHIA CASA DELLA VELA….PERCHE’




E una mattina decidiamo di provare quello che è all’origine del nome che i proprietari hanno dato a quest’albergo: contattiamo Luisafrancesca,  responsabile dell’associazione di vela Solidale Un Ponte nel Vento che ha sede qui, skipper sulla sua barca “da corsa” che condivide con il fratello Andrea, conosciuto per i suoi due giri del mondo in regata e l’attività velica da professionista. Ci diamo appuntamento alle 12,30 alla biglietteria SNAV di Casamicciola : “in estate il Maestrale si alza in tarda mattinata , primo pomeriggio” ci viene spiegato “ed è il nostro carburante preferito”. Tutto sommato va bene: inizio pigro di giornata, colazione, giornale, optiamo per affidare la responsabilità del pic nic a chi ci condurrà. 
 La barca è un 11 metri, aspetto sportivo, essenziale ma comoda e accogliente. Superata la passerella la troviamo già pronta a mollare gli ormeggi e non siamo costretti a sostare sotto al sole.

Breve briefing sulle norme di sicurezza e i ruoli in barca e usciamo: siamo in quattro più la conduttrice e un aiuto.
Ci viene spiegato come possiamo essere utili e con calma mettiamo la “prua al vento” e issiamo la vela principale, arancione, visibilissima. La barca già accoglie il vento sulla tela mentre ci si prepara a issare la vela davanti, il “Genova”: magicamente eseguendo le azioni richieste, tirando , mollando cose dai nomi che gradualmente impariamo la barca si piega leggermente, il motore viene spento e ...difficile spiegare la sensazione di leggerezza, libertà, incanto che proviamo muovendoci silenziosamente  con il solo rumore dello sciabordio dell’acqua sullo scafo, del passaggio dell’aria sulle vele. Per qualche istante c’è il silenzio, ascoltiamo, sentiamo e guardiamo una terra stupenda vista dal mare: verde, vellutata tra l’azzurro chiaro del cielo e il blu carico del mare.
Portiamo con noi intensa questa emozione prima di tutto e poi l’eccitazione delle manovre di virata, il piacere di cominciare a capire dove mettere le mani, il clima di amicizia che si crea dopo la prima manovra fatta insieme e poi il tuffo nelle acque splendide dietro l’isolotto di Vivara, l’ottimo pic nic all’ombra del tendalino, il ritorno di “bolina”, le manovre per ammainare le vele prima di rientrare in porto: da qualche parte è scritto che “In mare la felicità è una cosa semplice”…vero!